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Uluru (Ayers Rock), inimmaginabile bellezza

  • Immagine del redattore: yuri nigiotti
    yuri nigiotti
  • 3 giu 2020
  • Tempo di lettura: 4 min


Questo luogo remoto é raggiungibile in aereo fino all'aeroporto di Yulara o attraversando in auto il deserto australiano, di solito partendo da Alice Springs o dalla lontanissima Adelaide.

Visitare questo posto non é da tutti e non é in genere un viaggio low cost. Sia per raggiungerlo, che per soggiornare sul posto, il prezzo è elevato, il costo delle strutture ricettive é giustificato dall'isolamento del luogo e dagli standard elevati degli alberghi che fanno parte dell'Ayers Rock Resort, ma esistono anche sistemazioni molto più economiche come i camping attrezzatissimi.

Uluru, chiamato anche "the rock" é património dell'UNESCO, insieme a Kota Juta costituisce il parco nazionale di proprietà degli Anangu, aborigeni del luogo che hanno dato la gestione in concessione a Parks Australia.


IL parco dista una ventina di chilometri da Yulara ed apre al pubblico mezz'ora prima dell'alba e chiude mezz'ora dopo il tramonto; i biglietti sono validi per tre giorni e permettono di visitare sia Uluru sia Kota Juta con la dovuta calma che richiede il sito per poter cogliere in pieno la magia del luogo, e c'è n'è ha veramente tanta! troverete la biglietteria all'ingresso del parco.

"The Rock" é un immenso monolite lungo 3,6 km che si innalza per 348m, e proprio come un iceberg nell'oceano i 2/3 sono sotto la sabbia e la terra rossa dell'arido red center australiano. La superficie di questa immensa roccia é davvero unica, sia per il colore che per le curve geologiche che creano dei disegni spettacolari, nelle caverne e negli anfratti più nascosti si possono scorgere disegni rupestri antichissimi degli Anangu. Per questa popolazione, Uluru é un luogo veramente importante e sacro, tanto che in alcuni punti l'accesso è vietato e addirittura si richiede di non scattare foto per motivi di rispetto verso la millenaria cultura Anangu con tanto di cartelli che sottolineano il divieto, ma non preoccupatevi il luogo é talmente vasto e meraviglioso da non sentire il peso delle restrizioni.


L'unicità geologica di Uluru deriva dalle diverse supposizioni su come si sia creato tanto che ancora una teoria certa e provata non esiste, la sacralità del luogo per i nativi conferiscono poi un'energia mistica alla visita e al monolite stesso. Incanta così tanto da sentire perennemente la sensazione di dover toccare la sua superfice, come se fosse lo stesso monolite a chiedertelo! giuro non abbiamo fatto uso di sostanze stupefacenti al momento della visita! 😂 É proprio così! Dovete lasciarvi andare all'energia del posto ed ai suoni del vento che muove le sterpaglie e la vegetazione secca, andrete come in estasi!


Il parco ha diversi sentieri ed itinerari, di diversa lunghezza, con tempi di percorrenza da 45 min fino a 3/4 ore. Al momento della scelta tenete presente di dover arrivare per tempo al punto panoramico per il tramonto che si trova tra l'accesso al parco e il monolite. Uluru regala uno spettacolo fenomenale in quel momento come all'alba, il colore marrone ocra della roccia diventerà di un arancione acceso quasi rosso, uno spettacolo imperdibile!

Vi consigliamo di tenerne conto per non ritrovarvi nella situazione spiacevole di dover correre alla postazione panoramica come é successo a noi, e vi auguro anche molta più fortuna... Il nostro arrivo al punto panoramico ha coinciso con l'arrivo di un bel nuvolone che ci ha impedito di godere appieno di questo spettacolo unico nel suo genere! 😒


Gli itinerari del parco, ascensione a parte, sono facili da percorrere, sia da soli, consigliatissimo, che in compagnia dei ranger del parco che vi illustreranno flora, fauna, geologia ed importanza culturale nei vari punti di interesse. A seconda della stagione in cui deciderete di visitare the Rock vi consigliamo di munirvi di una scorta d'acqua, l'ombra scarseggia e nella stagione secca la temperatura può essere veramente elevata.

Noi vi consigliamo di fare il "Base walk" (10,6km 3/4ore) che vi farà fare il giro completo del monolite in modo da non perdervi niente! Grotte, pitture rupestri, anfratti nell'arenaria e abrasioni geologiche.



La lunghezza del tragitto può anche preoccupare, ma fidatevi, quando vi ritroverete al di là del monolite, tra la sua imponenza e Kota Juta all'orizzonte vi sembrerà di essere su un altro pianeta dalle formazioni geologiche differenti da quelle terrestri, a ricordarvi che siete ancora sulla Terra sarà il rumore degli arbusti mossi dal vento ed il non usare una tuta spaziale. Il silenzio che vi circonda vi permetterà di udire suoni così lontani da non capire neanche di che cosa si tratti! Solo questo per noi vale il viaggio! Questo scenario non vi farà pensare minimamente a quanti km vi mancheranno dal percorrere l'intero base walk.

Il percorso più impegnativo, e per alcuni punti di vista pericoloso del parco é sicuramente l'ascensione su Uluru (1,6km 2h andata e ritorno), che segue il percorso originale dei mala ancestrali, antenati degli Anangu.


La legge aborigena vieta la scalata di Uluru, al momento della nostra visita gli Anangu avevano esposto un cartello dove consigliavano di non ascendere Uluru visto che anche loro, se non per rituale, non possono scaldarlo, adesso la scalata è stata invece del tutto vietata. Anche se prima era solamente sconsigliato, non era facile trovare il percorso accessibile, molto spesso veniva chiuso con scarso preavviso per motivi climatici o per attività degli Anangu.

Quando verrete via da The Rock avrete sicuramente la sensazione di aver visitato un posto unico nel suo genere, un fascino tutto suo che difficilmente potrete ritrovare!








 
 
 

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